Masaki Iwana a Napoli rappresenta un’occasione atta a promuovere il dialogo culturale e la conoscenza reciproca della cultura e della storia della danza contemporanea dei popoli nel mondo, l’universalità del linguaggio della danza nella diversità culturale, nei diversi percorsi e nelle diverse storie.
in collaborazione con la Prof. Silvana De Maio docente di Lingua e Cultura del Giappone presso il corso di Laurea Relazioni e Istituzioni dell’Asia e dell’Africa
La proiezione del film sarà preceduta da un’introduzione a cura della Prof.ssa De Maio per quello che concerne gli aspetti storico-sociologici presenti nel film e dalla Prof.ssa Claudia Iazzetta per l’analisi dell’influenza del teatro classico sul butoh.
“Noplace/Nowhere”
Masaki Iwana, danzatore butoh con una esperienza quarantennale, negli ultimi 10 anni ha consacrato i suoi sforzi sull’improvvisazione e sul solo.
“Solo” per lui non significa solamente danzare da solo, ma nasce da una danza interiore individuale unica che si apre alle sue intuizioni corporee.
Daltronde, “l’improvvisazione” per il maestro, non vuol dire danzare liberamente, ma danzare per scoprire un “nuovo corpo” espandendo la sensazione e la percezione precisa dei sensi.
In generale, la danza inizia con la scelta di un tema, l’approccio di Masaki Iwana sull’improvvisazione e sul solo si spinge oltre, la danza trova le radici nel proprio corpo unico.
Nel lavoro, che presenta al Teatro Nuovo, il titolo riassume questo percorso di lavoro, “Noplace/Nowhere” (Nessun luogo/nessun posto) racchiude in sé il significato opposto“There are places anywhere” (ci sono luoghi dovunque) .